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Orrore ambientale a villa Mylius di Sesto San Giovanni

2024-07-24 13:00

Il Bradipo

First floor, Territories, Art and culture, Short fairy tales, News,

Orrore ambientale a villa Mylius di Sesto San Giovanni

I cittadini ancora attivi e sensibili di Sesto San Giovanni hanno alzato la loro voce. La barbarie, l'incuria, l'ignoranza, il comportamento irrispett

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I cittadini ancora attivi e sensibili di Sesto San Giovanni hanno alzato la loro voce. La barbarie, l'incuria, l'ignoranza, il comportamento irrispettoso nei riguardi di un bene che appartiene ai cittadini di Sesto, alla sua flora e fauna, sono inaccettabili. Essi sono i legittimi possessori di quel bene e mal sopportano le metodologie ignobili e prive di rispetto per i corretti protocolli di intervento in quel luogo dai fragili equilibri e abitato da esseri viventi.

Parliamo di Villa Mylius e del suo "giardino storico", inserito nella piattaforma ReGis, la “piattaforma unica” attraverso cui le Amministrazioni centrali e periferiche dello Stato, gli Enti Locali e i soggetti attuatori possono compiere tutta una serie di operazioni per rispettare gli obblighi di monitoraggio, rendicontazione e controllo delle misure e dei progetti finanziati dal PNRR.

Associazioni e cittadini abitanti del luogo denunciano i metodi utilizzati nelle opere di sistemazione del laghetto, abitato da pesci rossi e tartarughe. Parliamo di quel frammento di bellezza che è sopravvissuto alla cementificazione e all'incuria. Questo laghetto, abitato da una colonia di tartarughe anfibie e da pesci rossi, è parte integrante di un giardino storico di una villa nobiliare del XVIII secolo presente a Sesto San Giovanni. Si tratta della tipica villa di delizie, nobile dimora suburbana per soggiorni e villeggiature.

“Villa Mylius fu eretta intorno alla metà del Settecento e acquistata dal mecenate e collezionista d'arte Enrico Mylius, il quale adibì la residenza a villa di delizie e salotto culturale frequentato da noti personaggi come Massimo D'Azeglio e Alessandro Manzoni. Nel 1928 la villa venne acquistata dal Comune, che apportò molte modifiche alla costruzione originale. Di recente, il giardino storico della villa è stato riqualificato e l'assetto geometrico del giardino all'italiana è stato sostituito da quello del giardino all'inglese, con l'inserimento di alberi ad alto fusto secondo il gusto dell'epoca e la movimentazione del terreno con creazione di collinette e nuovi percorsi curvilinei. Su progetto dell'architetto M. Fieni sono stati scelti materiali che riprendono la tradizione dei giardini storici, come la pavimentazione drenante in graniglia calcarea e i cordoli in roccaglie; esso fa parte del ReGis, la rete dei giardini storici.”

I cittadini si stanno organizzando per denunciare questo sopruso. Essi presenteranno una petizione-denuncia e, spero, chiederanno la restituzione del bene ai cittadini, visto che gli odierni amministratori sono incapaci di proteggerlo e di viverlo dignitosamente. Restituire Villa Mylius ai legittimi proprietari, che sono i cittadini di Sesto. Via da quei luoghi personaggi privi di "cultura".

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