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Nuovi modelli di democrazia rappresentativa e nuovi metodi di selezione dei rappresentanti.

2024-10-28 11:54

Vincenzo Fiore

Primo Piano, Territori, Arte e cultura, Favole brevi, Cronaca,

Nuovi modelli di democrazia rappresentativa e nuovi metodi di selezione dei rappresentanti.

Il modello di selezione dei parlamentari attraverso concorsi per titoli ed esami, associato a incarichi a termine, è una proposta provocatoria e stimo

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L'ipotesi di ACAiM

Il modello di selezione dei parlamentari attraverso concorsi per titoli ed esami, associato a incarichi a termine, è una proposta provocatoria e stimolante che apre a riflessioni su nuovi modelli di democrazia rappresentativa e nuovi metodi di selezione dei rappresentanti. Di seguito esploreremo i potenziali benefici e le sfide che potrebbero derivare dall’adozione di una simile proposta.

Benefici di un sistema di concorso per la selezione parlamentare

Competenza e merito: La selezione tramite concorsi per titoli ed esami potrebbe promuovere la competenza, garantendo che solo persone preparate occupino ruoli di responsabilità pubblica. Una conoscenza approfondita della Costituzione, delle normative e dei diritti civili sarebbe un requisito fondamentale per candidarsi a tali incarichi ma non solo, titoli fondamentali risulteranno l'attività civica e la militanza solidale.

Rotazione e rinnovamento: Incarichi quinquennali a termine garantirebbero un ricambio costante, riducendo il rischio di accumulo di potere e di creazione di carriere politiche svincolate dagli interessi collettivi.

Imparzialità e interesse pubblico: L’assenza di una “corsa elettorale” diminuirebbe la pressione per fare promesse elettorali, favorendo decisioni più orientate al bene comune e all’efficacia amministrativa.

Riduzione della corruzione: Un incarico temporaneo, assegnato tramite concorso, potrebbe ridurre il clientelismo e la corruzione, spostando il processo di nomina verso una logica basata su competenze documentate.

Sfide e questioni critiche

Rappresentanza democratica: In un sistema basato su concorso, la rappresentanza diretta potrebbe risultare indebolita, rischiando di distanziare i rappresentanti dalla pluralità sociale della cittadinanza. Una possibile soluzione sarebbe l’istituzione di un’assemblea permanente di cittadini, responsabile della formulazione delle proposte di legge e delle istanze collettive. In questo modello, i parlamentari fungerebbero da esecutori delle decisioni prese dall'assemblea cittadina, organizzata territorialmente e per temi di governance come economia, sanità e difesa.

Definizione dei criteri di selezione: Stabilire i requisiti di competenza per rappresentare il Paese non è semplice. I criteri dovrebbero riflettere una conoscenza istituzionale, oltre che una consapevolezza delle questioni sociali, culturali e territoriali. Sarebbe necessaria una lista ufficiale di titoli riconosciuti, come pubblicazioni, benemerenze e attività di cittadinanza attiva. I titoli di studio avranno importanza limitata.

Incentivi e partecipazione: Limitare l’accesso alla selezione tramite concorso potrebbe scoraggiare individui dotati di visione e vocazione civile, ma con minore esperienza tecnica, che potrebbero comunque rappresentare voci sociali importanti. Il progetto auspica l'incontro virtuoso tra le due esperienze.

Instabilità politica: Un elevato turnover e un parlamento privo di esperienza politica potrebbero compromettere la continuità nelle decisioni legislative e nella gestione amministrativa. Ciò non può avvenire per via della istituzione dell'Assemblea Permanente e Diffusa dei Cittadini.

Una visione possibile: concorso e assemblea cittadina permanente

Un modello ibrido potrebbe combinare la selezione tramite concorso dei parlamentari con la presenza di un’Assemblea Diffusa Permanente Cittadina (ADPC), composta da cittadini selezionati per rappresentare direttamente la popolazione. In questo schema, il parlamento diventerebbe un organo tecnico, esecutore delle decisioni prese dall’ADPC. Di seguito, i principi e il funzionamento di questo sistema.

Selezione dei cittadini partecipanti all’ADPC:

Sorteggio territoriale: Assicura una rappresentanza geografica equa.

Questionari di selezione: I cittadini scelti rispondono a questionari su temi centrali (economia, sanità, ambiente), formando un’assemblea composta da membri motivati.

Formazione continua:

Percorsi formativi: I membri dell’ADPC accedono a percorsi di aggiornamento su temi fondamentali della gestione del Paese, con il supporto di esperti e consulenti tecnici.

Supporto consulenziale: L’ADPC può contare sull'assistenza di tecnici specializzati per la consulenza, senza che questi influenzino le decisioni.

Funzionamento operativo dell’ADPC:

Riunioni online: Consentono una partecipazione inclusiva e riducono i costi.

Commissioni tematiche: L’ADPC si organizza in commissioni tematiche (sanità, difesa, economia, ecc.) per una gestione più mirata delle proposte legislative.

Rotazione quinquennale: Una regolare rotazione dei membri garantisce un ricambio di prospettive.

Stati Generali: incontri periodici in presenza:

Bilancio e capitoli di spesa: Durante gli Stati Generali, l’ADPC stabilisce le priorità di spesa in modo trasparente.

Priorità nazionali e valutazione: Ogni cinque anni, gli Stati Generali stabiliscono le priorità nazionali e valutano i risultati delle politiche implementate.

Gestione dei capitoli di spesa:

Allocazione diretta delle risorse: L’ADPC decide come distribuire i fondi per istruzione, sanità, difesa e altre aree, assicurando che i capitoli di spesa rispecchino le esigenze della popolazione.

Monitoraggio e trasparenza: L’ADPC istituisce sistemi di monitoraggio per controllare l’efficacia e l’appropriatezza delle spese.

Vantaggi del modello ADPC con Stati Generali

Inclusione e partecipazione attiva: I cittadini diventano protagonisti della governance, portando istanze e contributi diretti alle decisioni di governo.

Trasparenza e responsabilità: La gestione diretta da parte dell’ADPC riduce il rischio di corruzione e assicura che le risorse pubbliche siano gestite collettivamente.

Politiche basate sulle esigenze reali: L’ADPC, rappresentando direttamente i territori, risponde immediatamente ai bisogni e alle priorità dei cittadini.

Sfide del modello ADPC con Stati Generali

Efficienza operativa: Una partecipazione ampia richiede solide infrastrutture digitali per coordinare le riunioni e raccogliere le decisioni.

Equità e accesso: La partecipazione online presuppone accesso a tecnologie e connessione per tutti, con possibili ostacoli per alcune fasce della popolazione.

Capacità gestionale dei bilanci: Una gestione trasparente e accurata delle risorse richiede il supporto di tecnici e strutture organizzative robuste.

In questo contesto l'esercito verrà trasformato in un organismo che va ad integrarsi con il sistema di protezione civile nazionale di protezione civile. Il nostro paese è contro ogni ricorso alla violenza per qualsivoglia questione religiosa, territoriale e/o economica. Il Ministero della Difesa diventerà Ministero della Protezione Civile. Resteranno certamente operanti i reparti altamente specializzati e saranno potenziati per la difesa contro il terorismo e per per difendere la cittadinanza dalle aggressioni delle bande criminali organizzate.

In questo progetto certamente dovrà sperimentarsi il Reddito Universale Indifferenziato di Base.

Conclusione

La nomina dei parlamentari per concorso e con incarico a tempo detreminato insieme all’Assemblea Diffusa Permanente Cittadina, supportata dagli Stati Generali chiamati a deliberare due volte l'anno, rappresenta un modello innovativo di democrazia partecipativa, in cui i cittadini svolgono un ruolo attivo e centrale nella “governance”. Una simile struttura, richiede solide risorse, formazione e una robusta organizzazione per garantire una partecipazione efficace e un sistema operativo funzionale.

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