Molti non hanno compreso appieno. Quella tenutasi a Roma il 30 settembre 2023 è stata un'assemblea di cittadini autogestita e libera. Non c'erano leader che incitavano le folle, né organizzazioni ricche a mobilitare truppe con bandiere e stendardi, né si voleva pianificare una rivoluzione. In quella piazza ci siamo incontrati cittadini liberi che non vogliono arrendersi. Ci siamo riuniti in una piazza romana perché a Roma risiede l'incompetenza, l'ignoranza e l'idiozia che danneggia il paese. Una sola domanda continua a circolare: quanti eravamo? Eravamo il giusto numero e con la giusta passione. Molte persone che ho incontrato erano deluse e illuse, manifestavano rabbia e risentimento verso chi non si era presentato. Ho contestato fermamente questa "interpretazione" sbagliata di una giornata bellissima e volevo che nessuno la danneggiasse. Ho chiesto rispetto per coloro che erano presenti e per coloro che non potevano partecipare, alcuni per mancanza di denaro e altri per motivi familiari. Dovevano mostrare orgoglio perché avevano vissuto una giornata di vera democrazia.
Si è evidenziato un primo nucleo di Cittadinanza Attiva che applica e pretende la Democrazia Diretta. Abbiamo abbracciato i nostri compagni di viaggio e scambiato informazioni e idee. Riflettete su questo e confrontate la nostra assemblea del 30 con la farsa del 7 ottobre che i sindacati si apprestano a organizzare, sempre a Roma. Quella sarà affollata, come speravate che fosse la nostra, ma noi siamo autentici, mentre loro saranno comparse mute. Il 30 siamo stati cittadini protagonisti liberi, leader di noi stessi. Noi stiamo dalla parte degli ultimi, non solo con proclami e parole, ma attraverso azioni e gesti concreti. Continuano a chiedermi: "Ma come hanno fatto le Sardine?" Quelli erano “comparse” addestrate, non possono essere paragonati a noi. Noi siamo "veri", mentre loro erano un prodotto finto costruito, di "plastica". Non dobbiamo dissipare questa esperienza. Deve diventare la nostra "Assemblea Permanente di Autodifesa". Ciascuno di noi, nei nostri territori, può formare dei "Collettivi di Autodifesa" che continuino a fare riferimento a questa Assemblea per coordinarsi. Il numero non conta. Se ci organizziamo, li spaventeremo, credetemi. Loro lavorano per tenerci divisi. Quando capiranno che siamo diventati una sola voce, dovranno abbandonare il paese. Nessun malinteso. Siamo tutti iscritti e certificati al M5S dal 2010, così come ai nostri Gruppi Territoriali. Non abbandoneremo mai la nostra spontaneità, autonomia e freschezza. Mai rinunceremo a farci sentire. Non mi fido di tutti, alcuni dei nostri portavoce hanno le valigie pronte per trasferirsi dove credono di avere un futuro da "politici" professionisti. Fortunatamente, sono una minoranza.
Ho avuto l'opportunità di incontrare di persona Claudio, Stefano, Massimo, Andrea Roda, Andrea De Luca, Paolo, Luana, Giovanna, Vito, Riccardo, Roberto, Giovanna, ... Li conoscevo solo attraverso le chat da anni. È stato un'emozione abbracciarli, confrontarci, scambiare informazioni. Questo tesoro lo porto a casa. Come si può pensare che l'Assemblea del 30 a Roma non sia stata un successo? Chi lo dice non ha capito nulla. A Roma si è verificata una giustapposizione tra cittadini attivi al fine di valutare proposte, idee e progetti in una libera assemblea cittadina in cui hanno partecipato persone libere.

Lo zoccolo duro del Movimento