whatsapp
6774-img_320x320

Cittadinanza Attiva

Cittadinanza Attiva

cittadinanzaattivaddd@gmail.com

www.cittadinanzaattiva.info

6774-img_320x320

Legge di Stabilita della Regione Siciliana e opportunità da individuare.

2023-11-26 18:51

Vincenzo Fiore

Primo Piano, Territori,

Legge di Stabilita della Regione Siciliana e opportunità da individuare.

In Sicilia, un possibile sbocco lavorativo per gli ex percettori del reddito di cittadinanza e per tutti gli ex partecipanti a progetti a tempo determinato si p

In Sicilia, un possibile sbocco lavorativo per gli ex percettori del reddito di cittadinanza e per tutti gli ex partecipanti a progetti a tempo determinato si può individuare nella recente Legge di Stabilità 2024 della Regione Siciliana. In particolare, gli articoli 16, 17, 18 e 19, soprattutto l'articolo 18 e 19, che stabiliscono il rafforzamento delle misure antincendio e il potenziamento della lotta agli incendi boschivi e di vegetazione. Questo rappresenta un terreno praticabile per i nostri deputati, i quali, tramite piccoli e mirati "emendamenti", potrebbero presentare proposte atte ad ampliare le prospettive di lavoro stabile per centinaia di ex percettori del reddito di cittadinanza attualmente in una situazione di disperazione, visto che è appena iniziato l'iter. Non dico che sia facile, ma potrebbe essere possibile.

 

In alternativa, un'azione di iniziativa popolare potrebbe essere tentata autonomamente. "Prendendo spunto dagli articoli 17 e 18 del DDRG attualmente in discussione nel Parlamento siciliano, potremmo presentare, in qualità di cittadini, la proposta di istituire delle 'Unità Speciali di Prevenzione Incendi' nell'ambito del controllo del territorio. Questa iniziativa è facilitata dall’auspicabile superamento del tabù della obbligatorietà della prevenzione e pulizia dei fondi privati, i quali, visti gli articoli citati, finalmente dovrebbero essere costretti a prendere provvedimenti per prevenire incendi nei loro possedimenti, e consci dell'insufficienza numerica del corpo dei forestali, si evidenzia la necessità del supporto delle unita di cittadini diligentemente formati." Queste unità potrebbero essere composte dagli ex percettori del RdC e dai lavoratori precari attualmente non considerati, sotto la direzione del Dirigente Generale del Corpo Forestale. Poiché è previsto che "i Sindaci adottino l'ordinanza sulle Misure di Prevenzione contro gli incendi boschivi e d'interfaccia, per gli interventi di ripulitura degli appezzamenti di terreno a tutela della Pubblica Sicurezza e dell'igiene ambientale", in caso di inosservanza di quanto prescritto, l'Assessore regionale del Territorio e dell'Ambiente, su proposta del Dirigente Generale del Corpo Forestale, nomina un commissario ad acta, scelto tra il personale regionale. In caso di pericolo per l'ambiente e la pubblica incolumità, derivante da potenziali incendi boschivi e di vegetazione, se il comune non interviene in via sostitutiva, il Corpo Forestale della Regione Siciliana, previa diffida anche attraverso pubblici proclami ai proprietari e al comune, è autorizzato a intervenire ed eliminare le situazioni ritenute pericolose. In questo contesto procedurale l'intervento dei cittadini, organizzati in unità operative, richiede una formazione intensiva, resa possibile attraverso corsi appositamente predisposti gratuitamente dall'Amministrazione regionale competente. Queste unità, una volta ben formate e istruite, potrebbero essere organizzate da un ente privato, dai comuni o dalla Regione.

 

Le decine di milioni di euro destinati dalla collettività per ripristinare l'ambiente danneggiato dagli incendi durante l'estate e dagli allagamenti in autunno devono essere indirizzati alla prevenzione, anche coinvolgendo cittadini emarginati dal mondo del lavoro e privati di incentivi finanziari. Non serve un laureato della Bocconi per capire questo concetto; non sono necessarie commissioni o approfonditi studi, ma è sufficiente il buon senso e l'esperienza vissuta da quei cittadini abbandonati senza reddito e accusati di essere dei "poltronisti" da un lato e di aver sbagliato a votare dall'altro. Nessuna autocritica mai da parte di chi decide: loro, non hanno colpe. Quando chiederanno scusa? Quando daranno ascolto ai cittadini che dimostrano, giorno dopo giorno, temprati dalla vita, di essere più preparati degli esperti? PS. Non diteci che non è facile e che noi non comprendiamo le complessità amministrative. Fate in modo che sia un alibi.

f431bb_4874346cfbe4463ab05af7ddf9f47f5d~mv2.webp

Commissione in aula

SERVICE DETAILS