Per i docenti è stata prevista una tassa sul merito, come emerge dal testo approvato dalla Camera dei deputati riguardante il concorso straordinario destinato ai docenti precari.
Si tratta di una procedura macchinosa e dispendiosa a carico dei docenti, poiché, una volta superato il concorso, dovranno partecipare a un corso di formazione a proprie spese, organizzato anche in collaborazione con le università. La tassa sul merito varia da 3.000 euro a 5.000 euro, rappresentando un notevole contributo alle università e alle lobby della formazione ben rappresentate in Parlamento. Come se ciò non bastasse, i docenti hanno già dovuto investire ingenti somme in specializzazioni, master e altro ancora per migliorare la loro posizione nella graduatoria di seconda fascia del GPS. Alla fine del corso, sarà necessario sostenere una prova finale. I nostri politici, ancora una volta, dimostrano la loro distanza dalla realtà della scuola e dai veri bisogni dei docenti.
Professoressa Anna Riggio
